lunedì 6 febbraio 2012

I Forconi la buttano in politica

La settimana scorsa avevo lanciato un sondaggio sulle possibili strategie future di protesta dei Forconi.
I risultati sono stati i seguenti:



  • andare a casa, 25 votanti, 32%;
  • tavoli tecnici, 22 votanti, 28%;
  • riprendere i blocchi, 9 votanti, 11%;
  • inasprire la protesta, 23 votanti, 29%.
Ma poco importa, in realtà, lo registro soltanto per lasciare traccia di questa votazione. Nel frattempo i Forconi hanno cambiato radicalmente obiettivi e strategia di azione, tanto da far apparire il sondaggio del tutto sorpassato.
Da movimento di protesta spontaneo, caratterizzato da  una serie di pragmatiche rivendicazioni di categorie produttive aggredite dalla manovra fiscale di Monti e dalle storture della globalizzazione, si sono trasformati rapidamente in una sorta di movimento politico autonomista (con tanto di Statuto), con obiettivi vaghi e discutibili come la piena attuazione dello Statuto Speciale Siciliano e demagogici come la defiscalizzazione dei carburanti in Sicilia.
La nuova strategia di lotta dovrebbe vertere sul blocco, davanti le raffinerie, delle autocisterne indirizzate verso l'Italia, in modo da limitare l'approvvigionamento di carburante nella penisola, risparmiando così la Trinacria.
In questo momento di difficoltà in Sicilia, infatti, va molto di moda, in vari ambienti, scaricare i problemi dell'Isola sull'Italia. A sentire molti qui, improvvisamente saremmo diventati una sorta di colonia sfruttata ed abbandonata dai governi centrali (come se noi non ce li mandassimo i nostri rappresentanti in Parlamento). Senza alcun cenno ed autocritica verso i tanti sprechi, le inefficienze e la corruzione che si annidano proprio dove la Regione Sicilia è più autonoma dall'Italia.
Penso che sia inutile ricordarvi dei privilegi dell'Assemblea Regionale Siciliana, del numero di dirigenti e dipendenti pubblici presso la Regione, degli sprechi legati alla formazione professionale regionale etc.
Eppure nessuno di questi "autonomisti" fiata su questi aspetti, forse proprio perché coltiva la segreta speranza di essere un giorno anche lui, lì nell'Olimpo. O forse perché nel frattempo ha goduto anch'esso di questa gestione "allegra".
Non capisco, come si possa chiedere più autonomia a Roma, se proprio quel poco che abbiamo gestito, ha prodotto soltanto risultati abominevoli per la Sicilia (anche se pochi godono ed anche tanto).
L'autonomismo, insomma, mi appare come l'ultimo rantolo di furbizia sicula per cercare di strappare il più possibile al governo nazionale e provare a continuare questo andazzo irresponsabile per qualche altro anno. 
L'azione dei Forconi, davanti le raffinerie, prevista per oggi, intanto, è stata posticipata a data da destinarsi, e secondo me ben difficilmente sarà messa in pratica per vari motivi.
Sembra che i Forconi che nel frattempo sono anche riusciti a scindersi (ci sono i "Forconi di Ferro" ed i "Forconi di Morsello"), stiano dilapidando rapidamente un patrimonio di consenso che erano riusciti a creare inaspettatamente in pochi giorni.
Credo che l'illusione di allargare ulteriormente il consenso o quantomeno di evitare il dissenso di parte di alcuni siciliani (perché i Forconi sono anche odiati da tanti), probabilmente con la speranza di creare un futuro partito di successo, ha  incanalato la loro azione nel classico schema dei compromessi che non scontentano nessuno nell'isola. In realtà per sanare la Sicilia, secondo me, avremmo bisogno di cambiamenti radicali che colpiscano duramente i privilegi, gli sprechi e le inefficienze che proprio i siciliani più furbi hanno creato e stanno cercando di perpetrare, anche con l'aiuto dei Forconi, a questo punto, secondo i commentatori più smaliziati.  
Comunque la crisi economica in Sicilia è reale e lancinante, se non saranno i Forconi a rompere questo sistema, a breve spunterà qualcos'altro.
Quando sempre più persone, che hanno goduto in passato del benessere, si trovano improvvisamente senza più nulla e senza prospettive di futuro (e neanche di emigrazione), pensate voi che si metteranno in un angolo ad aspettare, buoni e bravi, il loro naturale trapasso?






1 commento:

  1. Manifestazione di meno di 10 persone davanti Palazzo d'Orleans. I Forconi di Morsello sono soltanto virtuali oramai è evidente.

    http://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/186791/

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