lunedì 15 ottobre 2012

Filiera Cerealicola 2012/2013 in Sicilia

Roberto Angileri, Amministratore delegato Pro.Se.Me., ci ha inviato gentilmente l'invito ad una riunione-convegno che si terrà presso lo stabilimento di c.da Grottacalda-Piazza Armerina (EN).

Oltre alla presentazione annuale della già avviata filiera grano duro gestita dal pastificio Cerere, si parlerà anche di filiera grano tenero e leguminose ad uso mangimistico.

Penso che possa risultare un appuntamento interessante per noi produttori siciliani.
Domani intanto aggiornerò la situazione del mercato del grano con un post.



4 commenti:

  1. interessante, io sono andato

    sala gremita,

    presentato il nuovo contratto sulla filiera del duro per sommi capi.

    principali aspetti positivi:
    1) solidità finanziaria dell'acquirente (il consorzio Lombardo-Veneto) e varie modalità di vendita
    2) estrema trasparenza nel contratto
    3) premi per la qualità ( e finalmente si profila un premio sostanzioso per il grano iper proteico superiore a 14%, se ho ben capito)
    4) riferimenti di prezzo chiari e trasparenti, per quanto le quotazioni ISMEA ci condannino oramai da qualche anno a spuntare prezzi di molto inferiori al resto d'Italia (ma ISMEA è il meno peggio in Sicilia).

    Aspetti da valutare
    1) costi della semente più elevati della concorrenza, (in ragione di un prodotto di maggiore purezza varietale),
    2) costi di trasporto del grano non indifferenti se l'azienda risulta ad una certa distanza
    3)vincolo all'acquisto di concimi e fitofarmaci (sui costi non so dirvi)
    4) probabilmente sarà limitata ad una parte della produzione l'opzione di acquisto a prezzo garantito.

    La platea di agricoltori appariva generalmente soddisfatta del funzionamento della filiera.

    Filiera Leguminosa

    In fase di studio, nulla di concreto al momento.

    Filiera Tenero

    Alcuni agricoltori inferociti con il Mulino Gallo. E Gallo casualmente non si è presentato, seppur fosse previsto un suo intervento.
    La Filiera funziona dal punto di vista produttivo, ma non della commercializzazione. Si cercano altre strade.

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  2. ultima curiosità

    ad un certo punto è saltato fuori che in Sicilia non esisterebbe un silos certificato per il grano biologico.

    Ma che fine fa, la produzione biologica di grano siciliano? dove viene stoccata?
    Eppure si dovrebbe trattare di volumi non indifferenti. Boh!

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  3. Grazie corrispondente,

    qui il contratto dell'anno precedente, per fare un raffronto

    http://durodisicilia.blogspot.it/2012/09/un-contratto-di-coltivazione-in-sicilia.html

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  4. Roberto Angileri - amministratore delegato Proseme21 ottobre 2012 alle ore 20:43

    L'osservatore ha centrato il problema. Siamo l'unico gruppo ad offrire un contratto di filiera in Sicilia. Volevo precisare che a fronte di circa 15 euro in piu' ad ettaro, per il costo dei mezzi tecnici, offriamo sementi di prima riproduzione ( purezza 999/1000 ), logistica per le consegne in tutta la Sicilia compreso eventuale facchinaggio, post-vendita, assistenza amministrativa e tecnica. Da non dimenticare che il conferimento della granella e' valutato su mercuriale Ismea origine Catania.
    Per quanto riguarda le leguminose, il mangimificio presente proporra' il contratto gia' ad inizio novembre, rispetto al gennaio, riferito in riunione.
    Per la filiera di Grano tenero, il mulino Gallo di Palazzolo Acreide e' l'unico trasformatore in Sicilia per questa specie e non ha bisogno di presentazione per la serieta' commerciale. Conosco il problema che riguarda l'indice proteico della granella consegnata. Oggi si rischia di essere scorretti perche' non accettare granella non proteica non trasformabile e' fuori dalle logiche nostre commerciali. Bisogna rispettare anche quelli che non fanno coacervi con materiale proteico ( la qualta' non viene pagata !!! ) per miscelare normalmente materiale destinato all'uso zootecnico.

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