lunedì 7 luglio 2014

Contenuto Proteico e questioni merceologiche: l'Ismea risponde

Bene, l'Ismea ha prontamente risposto ad alcuni miei quesiti e la ringrazio per questo.
Qualche giorno fa sull'onda della querelle sul metodo di calcolo del contenuto proteico, le inviai infatti una mail, nel tentativo di aver chiarito alcuni dubbi.

Questa seguente è la risposta del responsabile Ismea del settore cereali:

Buongiorno,
non sono a conoscenza di un documento ufficiale nel quale si definiscano le categorie merceologiche del frumento duro, e più in generale dei cereali; non mi risulta esista una indicazione univoca a livello nazionale delle caratteristiche delle singole variabili qualitative da attribuire al frumento duro.
Sono le Borse merci che, durante le riunioni settimanali tra i soggetti che rappresentano l'offerta e la domanda della granella, stabiliscono il prezzo a seconda delle caratteristiche riscontrate per la produzione in quello specifico areale. Queste classificazioni merceologiche, quindi, hanno una valenza del tutto territoriale. La classificazione merceologica, inoltre, può variare di anno in anno in ragione dell'andamento del raccolto.
L'assenza di un listino standard rappresenta una delle principali criticità che caratterizza l'intera filiera cerealicola; il Mipaaf, infatti, ha cercato di intervenire in tal senso cercando di predisporre un listino merceologico omogeneo e valido per tutto il territorio nazionale; questa è una delle azioni di intervento previste nel Piano Cerealicolo Nazionale. Per il 2013, infatti, sulla base delle indicazioni pervenute dai vari partecipanti a un Gruppo di lavoro, al quale partecipo anche io in quota Ismea, e composto dalla principali Borse merci e Bmti, è stato predisposto un listino omogeneo a validità nazionale per il raccolto dello scorso anno. Lo stesso lavoro dovrebbe essere effettuato anche per quest'anno e le prime riunioni del Gruppo di lavoro dovrebbero esserci a partire dalla fine del corrente mese.
Le indico il link del sito pianidisettore dove potrà scaricare il listino omogeneo 2013 e leggere più nel dettaglio le specifiche dell'azione del Piano di settore. Rimane inteso che non appena sarà disponibile il listino omogeneo relativo al raccolto 2014 e sarà reso disponibile sul sito la informerò.
http://www.pianidisettore.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/833
Per quanto riguarda, infine, il contenuto proteico della granella del frumento duro, a me risulta che viene sempre indicato come % sulla sostanza secca; un simile riscontro può trovarlo sempre sul sito pianidisettore consultando i dati per provincia dei risultati del monitoraggio qualitativo realizzato nel 2013 dal CRA. Anche in questo caso, bisognerà aspettare fine luglio -  primi di agosto per avere le prime indicazioni del raccolto del 2014. http://www.pianidisettore.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/737
Cordiali saluti,
Mino Montanaro

Il mio primo quesito riguardava la definizione esatta delle categorie commerciali del grano duro in Italia. Avevo infatti notato che il peso ettolitrico delle categorie di grano duro quotate dalla CCIAA di Foggia era variato rispetto al raccolto precedente. Da quest'anno infatti la categoria "fino" parte dai 79 Kg/hl, nei precedenti partiva da 80 Kg/hl, e la stessa variazione riguardava anche le altre categorie mercantili.

Da quanto ci ha risposto Montanaro di Ismea, ogni anno le Camere di Commercio locali definiscono questi parametri autonomamente in base alla tipologia della produzione territoriale.
In Italia manca infatti un sistema commerciale omogeneo di riferimento del grano duro (non pensavo fossimo messi così male); tuttavia preso atto di questa grave carenza, ultimamente si sta tentando di mettere a punto un sistema nazionale di classificazione merceologica standard (vedi link qui). 
Sperando che il progetto si materializzi quanto prima, rifletto sul fatto che in Sicilia nessuna Camera di Commercio locale si è mai scomodata per definire alcuna categoria merceologica riconosciuta. In pratica il grano duro "fino", in Sicilia, nessuno sa esattamente cosa sia (in tal senso spero che ISMEA che pubblica le sue quotazioni  settimanalmente, possa fornirci dei parametri di riferimento).

Sulla questione del calcolo del contenuto proteico della granella in Italia, grazie al commento del misterioso anonimo del post precedente, alle ricerche di Orzo vestito (che mi ha inviato alcuni documenti difficilmente reperibili e che non pubblichiamo per non appesantire ulteriormente la questione, oltre al fatto che sono protetti da diritti d'autore), all'intervento del Krukko che ha riconsiderato la questione correggendo la sua precedente affermazione (come anche io stesso del resto), e soprattutto alla risposta di Ismea che qui linka i risultati del monitoraggio nazionale 2013 per provincia (interessante non conoscevo questo sito), possiamo affermare senza ombra di dubbio che il contenuto proteico della granella in Italia viene calcolato sulla sostanza secca.

Ciò implica che 
1) lo spread proteico con il Canada è ancora ampio (ma sempre meno), visto che loro misurano le proteine sulla granella con il 13,5 % di umidità; 
2) che i dati pubblicati dai canadesi sui loro siti istituzionali sono corretti , e che l'apparente incongruenza con quanto misurato sul grano canadese in Italia è dovuta soltanto al diverso sistema di riferimento.

In futuro spero che le Camere di Commercio italiane quando si riferiranno alla % proteica, aggiungano s.s., così che anche noi  operatori dei livelli meno qualificati, potremo intendere l'esatto significato dei valori pubblicati.


4 commenti:

  1. Ottimo lavoro. Complimenti !

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  2. faccio notare che cliccando sul link del monitoraggio nazionale 2013 la provincia d'italia con più rilievi effettuati è potenza,con circa il doppio dei campioni rispetto a foggia nonostante la superficie cerealicola nettamente più piccola!!!questo vuol dire che la mia cooperativa (che è punto di riferimento dell'area nord basilicata)almeno su questo piano opera con serietà e trasparenza . diamo a cesare quel che è di cesare ;)

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  3. Molto interessante... esaustivo come sempre.

    Speriamo vivamente che questo cosiddetto "gruppo di lavoro" completi il suo compito in tempi non troppo lunghi...

    orzo

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  4. Grazie Granduro, hai colmato una lacuna (e mi fai rosicare perché potevo pensarci prima io ...)

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